Negli ultimi anni Airbnb, Homeaway e molti altri siti di annunci sono diventati importanti fonti di business per i proprietari di case vacanze. Non importa se hai una sola casa o un intero portafoglio di immobili, affidarsi esclusivamente a questi siti per tutte le prenotazioni non è mai una buona idea.
Non fraintenderci, i siti di annunci sono un posto eccellente per attirare l’attenzione dei potenziali ospiti. Ma se non hai anche un sito personale dedicato alle tue case vacanze, potresti sprecare un sacco di occasioni.
Vediamo allora perché i proprietari di case vacanze dovrebbero evitare di dipendere esclusivamente dai siti di annunci.
Di solito c’è un prezzo da pagare
Spesso proporre una casa vacanze su Airbnb e altri siti di annunci non è gratuito. Ovviamente non si paga niente durante il processo iniziale, ma ogni volta che un utente prenota un soggiorno nella struttura proposta, il sito di annunci probabilmente trattiene una percentuale – sono soldi che potresti guadagnare tu!
Certo, potresti ritenere che l’accordo è equo e che ne valga la pena per ottenere la visibilità che questi siti garantiscono. Ma quando tutte le prenotazioni vengono da siti di annunci, finisci per sborsare un conto piuttosto salato che avresti potuto evitare semplicemente disponendo di un sito personale.
Richiede molto tempo
Quando si parla di proporre una struttura per le vacanze su un sito di annunci, si deve tenere in considerazione anche il fattore tempo. Se ci si avvale di più di un sito, si moltiplicano le situazioni che devono essere gestite separatamente e puoi facilmente immaginare quanto tempo occorre…
Con un sito personale e un channel manager centralizzato puoi gestire non solo le prenotazioni acquisite direttamente dal tuo sito, ma anche tutte quelle fatte su HomeAway, Airbnb ecc. Puoi accedere a tutte le richieste mediante una sola casella di posta, semplificando la gestione delle proprietà a prescindere da dove arrivano le prenotazioni.
E’ piuttosto rischioso
Hai mai sentito la frase “Non puntare tutto su una sola carta”? Si adatta perfettamente ai siti di annunci per case vacanze. Se ci si rende totalmente dipendenti da una risorsa esterna – o diverse risorse esterne – per raccogliere le prenotazioni, si finisce per mettere in serio pericolo l’attività di affitto.
Prima di tutto c’è la concorrenza: se un utente cerca una casa vacanze sulle Dolomiti in Trentino, i risultati dei siti di annunci finiscono per mettere la tua struttura in confronto diretto con la concorrenza, il che potrebbe portare a una perdita di opportunità solo perché il tuo giardino è qualche metro quadro più piccolo di quello del tuo vicino.
Poi c’è il fatto che i siti di annunci si riservano il diritto di cambiare le condizioni del servizio ogni volta che vogliono. All’inizio dello scorso anno, HomeAway ha introdotto nuove commissioni e tariffe per i viaggiatori gettando lo scompiglio in rete e creando non poco malcontento tra i proprietari di case vacanze che si affidavano unicamente a quella piattaforma.
Si perde il controllo
Se l’unico modo di acquisire prenotazioni per la casa vacanze è tramite siti di annunci, non si ha il controllo della situazione. In un certo momento si è in cima ai risultati di ricerca, il giorno dopo si è a pagina 22.
Invece con un sito personale di case vacanze si controlla direttamente la trasformazione dei visitatori in clienti che prenotano! Oltre a rimanere sotto controllo, un sito personale dispone anche di una piattaforma con cui sviluppare e costruire il proprio marchio.
Ma ciò che più conta è che quando si ha un proprio bottone “Prenotazione” che permette di accettare pagamenti online con carta di credito, si può stare certi che nessun ricavo andrà disperso a causa delle commissioni sempre più alte dovute a terze parti.
Non garantisce la migliore esperienza per l’utente