Case vacanze: le tendenze attuali del settore

Con l’avvicinarsi dell’alta stagione turistica 2018, cosa c’è di meglio che dare uno sguardo ai trend di un’industria in costante crescita e cambiamento, e soggetta a continue evoluzioni legislative?

Phocuswright ha già stimato che il mercato degli affitti turistici raggiungerà i 36 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno. Ma quali sono le altre tendenze che dovremmo aspettarci di vedere? Continua a leggere e scopri cosa ti aspetta nei prossimi 6 mesi.

1. Le case vacanze al mare continuano a dominare le classifiche

Secondo l’ultima ricerca di Tripping.com, nel 2018 le spiagge restano in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori. Tuttavia, c’è da sottolineare come le prenotazioni non siano più rivolte solo ai resort con vista sull’oceano. I proprietari di case vacanze situate nei pressi di laghi fanno sapere di avere tutto prenotato per la stagione primavera/estate, confermando un aumento del 100% nella ricerca di questo tipo di sistemazioni rispetto allo scorso anno.

Questa crescita è attribuibile al fatto che le case vacanze al lago hanno costi significativamente più bassi rispetto alle tradizionali destinazioni di mare. Un’altra ragione è rintracciabile anche nel fatto che molti viaggiatori preferiscono non allontanarsi troppo da casa per il loro break estivo.

2. Aumenteranno le prenotazioni dirette degli ospiti e i proprietari che le promuoveranno

C’è un tema cruciale che continua ad essere al centro dei dibattiti in molti eventi, conferenze e simposi del settore affitti turistici: l’importanza delle prenotazioni dirette.

Generalmente, quando gli ospiti effettuano prenotazioni dirette, non solo fanno un grande affare essi stessi, ma vanno a beneficiare anche la percentuale di crescita di riserve del proprietario. Nonostante gli hotel debbano affrontare una concorrenza accanita da parte delle OTAs e dei siti di metaricerca, il vantaggio che mantengono per il 2018 è la migliore garanzia di prezzo per le prenotazioni dirette, una tattica che anche i proprietari di case vacanze possono inserire nella loro strategia di marketing.

Molte proprietà prevedono una commissione, e dunque un’aggiunta, sul prezzo finale della prenotazione quando questa avviene sui siti di annunci; ma se i viaggiatori trovano la casa direttamente e possono constatare che il costo è più basso, saranno molto più propensi a prenotarla evitando commissioni. E se anche i proprietari comprenderanno l’importanza di avere un sito web facilmente prenotabile e ottimizzato, si avvicineranno sempre di più all’indipendenza dai grandi siti di annunci.

3. Sempre più celebrità e amanti del lusso sceglieranno le case vacanze

Negli ultimi anni, è stata data la possibilità al pubblico di vedere l’Airbnb che Beyoncé affittò in occasione del Super Bowl, la penthouse newyorkese da 10.000 dollari a notte di Kim Kardashian e Kanye West, e più di recente, la location delle nozze di Serena Williams e Alexis Ohanian a New Orleans, per gentile concessione di homeAway.

I viaggiatori famosi che optano per una casa vacanze rispetto ad un hotel sono sempre di più, poiché nel primo caso possono usufruire di maggiore spazio e privacy; fattore, questo, che sembra accompagnare tutto il 2018. Non a caso, l’acquisizione di Luxury Retreats da parte di Airbnb nel 2017 vuol segnalare al mondo che la compagnia ha fatto parecchia strada dai tempi della sua fondazione in una camera da letto a San Francisco.

Attualmente Airbnb può vantare oltre 4 milioni di annunci, molti dei quali sono proprietà di lusso situate nelle più ricche destinazioni del mondo. Questa espansione ad un mercato più tendente al lusso rivela che celebrità e altre personalità di una certa importanza ora hanno maggiori possibilità di scegliere proprietà migliori e più grandi, completamente a loro disposizione per soddisfare qualsiasi esigenza di viaggio.

4. Il giro di vite sulle regolamentazioni non intacca l’attrazione per le grandi città

Per tutto il 2017, non c’è stato un solo giorno in cui non abbiamo letto titoli riguardanti le restrizioni nel mercato degli affitti a breve termine. Parigi, New York, Barcelona e Reykjavik sono solo alcune delle città che hanno introdotto nuove normative che interessano i proprietari di case vacanze.

Detto questo, sembra improbabile che queste regolamentazioni possano avere effetti reali sulle prenotazioni di case vacanze. Tripping.com afferma che New York risulta ancora la meta urbana più gettonata quando si parla di case vacanze.

5. In aumento le prenotazioni di alloggi non convenzionali

Oltre a motivare sempre più proprietari a trasformare le loro proprietà in affitti a breve termine, il recente boom del settore alloggi turistici ha anche generato una grande diversificazione nelle tipologie di sistemazioni offerte. Lo scorso anno, HomeAway ha registrato una crescita del 55% nelle prenotazioni di fienili, del 40% per quanto riguarda le case galleggianti, e un aumento del 30% delle riserve di case sugli alberi rispetto all’anno precedente. Dall’altro lato, Airbnb, sulla base degli attuali dati sulle prenotazioni, afferma che le sistemazioni che si trovano immerse nella natura hanno già raggiunto il 700% in più delle riserve rispetto allo scorso anno, mentre roykan (tradizionale guest house giapponese) yurta (tipico alloggio mobile delle popolazioni asiatiche) hanno visto un aumento rispettivamente del 600% e del 155%. Le case vacanze, infine, hanno fatto registrare un + 133%.

Sempre più spesso i viaggiatori dimostrano una forte inclinazione a prenotare alloggi “fuori dall’ordinario” e i numeri dimostrano che questa tendenza non sembra arrestarsi.

6.I tumulti politici non scombinano i piani

Cari proprietari, non abbiate timore. Nonostante le continue tensioni politiche in alcune delle più importanti città, i viaggiatori non lasceranno che questi eventi rovinino i loro piani vacanza per il 2018.

Nel corso del 2017, un controverso referendum, diverse proteste su larga scala ed elezioni regionali piuttosto animate, non sono riuscite a spodestare Barcellona dall’olimpo delle città più visitate al mondo. La ricerca condotta da Tripping.com classifica questa città come la quarta più visitata in Europa e all’ottavo posto generale considerando le tendenze delle prenotazioni internazionali del 2018.

7. Sempre più proprietà adotteranno la prenotazione istantanea

Al momento di effettuare una riserva, gli ospiti sono ben consapevoli che posticipare vuol dire perdere. Per questa ragione sempre più viaggiatori cercano esclusivamente affitti con la possibilità di prenotazione istantanea. La prenotazione istantanea dà loro la la sicurezza di non dover temere di perdere la casa dei loro sogni per colpa di tempi di risposta lenti.

Non c’è da meravigliarsi, dunque, se quasi la metà degli annunci di Airbnb prevede questa opzione, insieme al 60% degli annunci di Tripping.com. Durante il 2018 probabilmente assisteremo ad una ancor maggiore riduzione del tempo necessario per effettuare una riserva, di modo che sempre più proprietari comprenderanno l’importanza di questo tipo di funzionalità.

8. Bonus: Il settore delle case vacanze continuerà ad essere il motore del cambiamento sociale

Nonostante il 2017 sia stato un anno molto proficuo per il settore degli affitti di case vacanze, ha rappresentato anche un momento devastante per le migliaia di persone le cui case e centri abitati sono stati devastati da uragani, inondazioni, terremoti, incendi ed attacchi terroristici.

Fortunatamente, alcuni tra gli attori più importanti del settore sono soliti prendere provvedimenti per far fronte alle maggiori necessità durante situazioni catastrofiche. Sia il programma Airbnb Disaster Response che HomeAway Disaster Relief, permettono ai proprietari di offrire abitazioni di emergenza ad un prezzo molto basso o addirittura inesistente alle vittime.

Inoltre, software e piattaforme appositamente creati per gli affitti a breve termine, continueranno ad incoraggiare le persone ad avviare il proprio business e differenziarsi dalla massa. Abbiano già assistito al grande caso di successo delle donne dell’India rurale che hanno aperto le proprie case, guadagnando qualcosa per se stesse e ridando vita alla propria comunità. Un ottimo esempio di cosa significhi davvero “sharing economy”,  come molti altri che certamente vedremo nel corso di quest’anno.

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