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Cosa sapere sul divieto degli affitti brevi a Barcellona per gli host

In breve:

Lodgify è stata fondata a Barcellona nel 2013. La vivace cultura della città, che attrae viaggiatori da tutto il mondo, ha reso il luogo ideale per il nostro sviluppo e per aiutare i nostri clienti a crescere. Pertanto, siamo stati sorpresi quando abbiamo appreso del piano di Barcellona di vietare tutti gli appartamenti turistici a partire da novembre 2028.

Le normative sugli affitti brevi non sono una novità e tante altre città in Italia e nel mondo stanno applicando restrizioni per mitigare la scarsità di alloggi, l’aumento dei costi degli affitti e l’impatto del turismo di massa. Tuttavia, la decisione di Barcellona supera persino i regolamenti più rigidi visti finora, inclusi quelli di Amsterdam, Berlino, New York o Firenze in Italia.

Per i circa 10.000 affitti brevi e appartamenti turistici attualmente presenti a Barcellona, questa nuova misura richiederà un adattamento strategico prima dell’entrata in vigore del divieto.

La carenza di alloggi richiede soluzioni creative e innovative

Questa non è la prima volta che Barcellona propone misure per attenuare l’impatto del turismo sugli alloggi: nel 2014, la città ha introdotto un divieto totale di affittare camere private, che però ha avuto scarso impatto. I prezzi degli affitti hanno continuato a salire, scatenando proteste anti-turismo e crescente insoddisfazione tra i residenti.

Il nuovo divieto rappresenta l’ultima risposta delle autorità locali a questo problema persistente.

Il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, ha commentato: “È fondamentale aumentare l’offerta di alloggi e le misure presentate oggi mirano a garantire una maggiore disponibilità, in modo che la classe media non sia costretta a lasciare la città per mancanza di alloggi accessibili. Questa misura non risolverà tutto da un giorno all’altro; è un problema complesso che richiede tempo. Tuttavia, segna un punto di svolta significativo.”

Al contrario, chi si oppone al divieto si interroga se un quadro normativo più chiaro potrebbe rendere questa misura superflua e si preoccupa per i potenziali impatti negativi di un cambiamento così radicale. Infatti, il divieto potrebbe aggravare una questione già altamente politicizzata e ignorare i benefici economici e sociali che gli affitti brevi portano alla comunità locale.

L’impatto positivo del turismo sull’economia di Barcellona

Il settore turistico di Barcellona ha generato 9,6 miliardi di euro nel 2023, creando lo scorso anno quasi 130.000 posti di lavoro. Per la prima volta, la maggior parte di questi posti di lavoro era costituita da contratti a tempo indeterminato. Inoltre, il tasso di disoccupazione nel settore turistico di Barcellona è stato il secondo più basso dal 2007, un dato da festeggiare in un Paese che continua a lottare contro la disoccupazione.

L’industria turistica di Barcellona contribuisce indubbiamente ai suoi forti livelli occupazionali complessivi, ed è lecito pensare che questo divieto avrà un impatto negativo su questi numeri.

Il 58% dei nostri clienti di Lodgify, con sede a Barcellona, offre da una a tre proprietà di affitti brevi e ci auguriamo che questo impatto non ricada eccessivamente sulle loro piccole attività.

Le case vacanza sono una fonte di reddito vitale per Barcellona e per i suoi abitanti, e abbiamo anche sentito dire dai nostri gestori e proprietari di Barcellona come le loro attività siano state utili per il loro sostentamento e per le altre piccole attività della loro zona. Comprendiamo le sfide che la città deve affrontare per quanto riguarda l’accessibilità degli alloggi e sosterremo sempre la necessità che le case vacanza operino in modo responsabile e nel rispetto delle normative. Tuttavia, crediamo che esistano altre soluzioni che non soffochino la crescita economica e che assicurino che Barcellona rimanga una destinazione attraente sia per i residenti che per i turisti. – Dennis Klett, cofondatore e amministratore delegato di Lodgify

Cosa aspettarsi prima del divieto

Indipendentemente da cosa si pensi o no sul divieto di Barcellona per gli affitti brevi entro il 2028, è cruciale prepararsi per i prossimi cambiamenti del settore degli affitti brevi.

Anche se le date esatte e i dettagli delle modifiche sono ancora da definire, è probabile che sia previsto un periodo di consultazione pubblica durante il quale sarà possibile fornire opinioni sui cambiamenti proposti.

In seguito, è possibile che i funzionari di Barcellona implementino le nuove misure gradualmente prima del divieto completo, consentendo così ai proprietari di avere tempo per adattarsi. Questo potrebbe includere l’introduzione di requisiti più rigorosi per le licenze e sanzioni più severe per coloro che non rispettano le norme, seguite dalla progressiva revoca delle licenze esistenti.

Aggiorneremo ulteriormente questo articolo man mano che diventerà più chiara la tempistica dei cambiamenti proposti.

Il futuro degli affitti brevi a Barcellona

Sebbene il divieto totale possa sembrare ancora lontano, comprendere e prepararsi alle eventuali nuove normative sarà fondamentale per i proprietari e property managers di affitti brevi. Bisogna restare sempre aggiornati sulle nuove e mutevoli regole aiuterà ed essere pronti ad attuare delle soluzioni creative per ridurre il possibile impatto finanziario e operativo sulla tua attività di affitti brevi.

Lodgify rimane impegnata nel supportare i nostri host a Barcellona durante questa transizione. Seguiremo da vicino questi sviluppi, offriremo consigli attraverso il nostro blog e la nostra newsletter, e supporteremo gli host in ogni fase del percorso.


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