Il mercato degli affitti brevi in Italia è in piena espansione e sta riscrivendo le regole dell’ospitalità. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), il settore genera un impatto economico impressionante, mentre piattaforme come Airbnb rafforzano la loro posizione con nuove iniziative per migliorare la qualità del servizio e contrastare gli affitti illegali.
Ma non è solo l’Italia a essere sotto i riflettori: in Spagna, Ibiza e le Canarie dichiarano guerra agli affitti non autorizzati, mentre Marsiglia introduce nuove restrizioni per limitare la crescita incontrollata delle locazioni turistiche.
Ecco le news più rilevanti del settore per questo mese.
Affitti brevi in Italia sono un motore economico da 66 miliardi di Euro
Secondo una ricerca condotta dall’AIGAB, il mercato degli affitti brevi in Italia ha raggiunto un valore complessivo di 66 miliardi di euro, suddivisi in:
- Prenotazioni dirette: circa 13 miliardi di euro.
- Indotto: 52 miliardi di euro, comprendente servizi locali e attività collegate.
- Ristrutturazioni e manutenzioni: 1 miliardo di euro destinato agli immobili adibiti agli affitti brevi.
Inoltre, tra i temi affrontati durante il Forum, il rapporto sugli acquirenti immobiliari stranieri ha evidenziato una crescita del 74% in quattro anni, confermando l’attrattività del mercato italiano.
Questi dati sottolineano l’importanza strategica del settore per l’economia italiana e suggeriscono la necessità di valutare attentamente eventuali regolamentazioni, poiché restrizioni non ponderate potrebbero generare più danni che benefici. (Fonte)
Sanremo + Airbnb = binomio perfetto
Il Festival di Sanremo non è solo un evento musicale, ma un catalizzatore per il turismo. Airbnb ha registrato un’impennata nelle ricerche e prenotazioni, confermando il ruolo fondamentale degli affitti turistici in occasione di manifestazioni di grande richiamo, come abbiamo visto anche lo scorso anno con l’effetto Taylor Swift.
Dati interessanti:
- Il 38% delle ricerche su Airbnb era per soggiorni di coppia.
- Il 14% proveniva da viaggiatori singoli.
- Guadagno medio degli host nei primi tre trimestri del 2024: circa 7.700 €.
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Airbnb non si limita a facilitare l’intermediazione tra host e potenziali ospiti,ma con il suo Community Fund 2025, la piattaforma ha stanziato fondi per sostenere progetti di inclusione sociale, sostenibilità e lotta agli abusi. Tra le organizzazioni italiane beneficiarie troviamo:
- La Grande Casa (Milano), a sostegno di donne e minori vulnerabili;
- Cooperativa Sociale Vite Vere Down DADI (Padova), per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità;
- D.i.Re Donne in Rete contro la violenza (Roma), impegnata nella gestione di case rifugio e centri antiviolenza.
Iniziative come questa, dimostrano come il settore possa generare impatto positivo non solo a livello economico, ma anche sociale.
Airbnb alza gli standard: meno cancellazioni, più qualità
Airbnb ha pubblicato il suo primo Global Quality Report, evidenziando progressi significativi nella qualità e nell’affidabilità delle offerte in Italia. Tra i principali risultati:
- Riduzione del 47% nel tasso di cancellazioni da parte degli host rispetto all’anno precedente, la diminuzione più marcata tra tutti i Paesi in cui Airbnb opera;
- 84% delle recensioni con valutazione di 5 stelle, con una media complessiva superiore a 4,75;
- Meno dell’1% delle recensioni con una sola stella.
Per gli host, questi dati sono un segnale chiaro: la qualità paga. Rispondere velocemente, evitare doppie prenotazioni, offrire un’esperienza impeccabile e mantenere standard elevati può fare la differenza tra un host di successo e uno che lotta per ottenere prenotazioni.
Ibiza e Canarie dicono stop agli affitti illegali
Il Comune di Ibiza, insieme ad altri attori chiave del settore, come l’Associazione degli Alloggi Turistici di Ibiza (AVAT), ha raggiunto un accordo storico con Airbnb per rimuovere gli annunci di alloggi illegali, come roulotte, tende o barche, e bloccare i suoi inserzionisti. E dalle parole si è passati ai fatti: nelle ultime due settimane sono stati rimossi 300 annunci di questo tipo e si prevede che altri 200 saranno rimossi con procedimenti sanzionatori in corso.
Il Ministero del Turismo e dell’Occupazione delle Isole Canarie ha raggiunto un accordo con Booking.com affinché le autorità e le forze di polizia possano accedere al Portale delle Autorità dell’OTA e rimuovere le strutture turistiche che non rispettano la normativa.
Marsiglia: da 120 a 90 giorni come limite per affitti brevi
A partire da marzo, la città di Marsiglia ridurrà da 120 a 90 giorni all’anno il periodo di tempo consentito per affittare su piattaforme come Airbnb, in base alla “legge anti-Airbnb” del novembre 2024. I proprietari che non rispettano questo limite rischiano una multa di 15.000 euro.
Nel 2023, a Marsiglia c’erano quasi 13.000 alloggi turistici, con un aumento del 45% in un anno, il 55% dei quali erano seconde case. Questa esplosione di affitti ammobiliati a breve termine sembra aver contribuito alla carenza di alloggi per la popolazione locale.
Per limitare questo impatto, la città ha introdotto una serie di misure, tra cui una tassa di soggiorno (che ha raccolto 4,2 milioni di euro) e la creazione di una brigata di controllo per combattere gli annunci illegali e le cassette portachiavi non autorizzate. Marsiglia si unisce ad altre città francesi come Parigi, Saint-Malo e la Communauté d’agglomérations du Pays basque, che hanno già adottato misure simili per regolamentare gli alloggi turistici ammobiliati e impedire l’impennata dei prezzi degli immobili.
Ci vediamo il prossimo mese!
L’affitto breve non è più una nicchia, ma una realtà consolidata dell’economia immobiliare. Tra nuove regolamentazioni, investimenti sociali e una crescente domanda, il settore si conferma una risorsa preziosa per il Paese. La sfida? Bilanciare crescita e sostenibilità, per garantire un mercato sano e vantaggioso per tutti i professionisti coinvolti.
Ci rivediamo il prossimo mese con nuove notizie e approfondimenti sul mondo degli affitti brevi!
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