Extranotizie Lodgify: amministrazioni contro gli affitti brevi

Negli ultimi tempi, il settore degli affitti brevi è stato al centro di numerosi dibattiti, con le amministrazioni locali che spesso lo associano a problematiche come l’overtourism e il degrado delle aree urbane. Tuttavia, è importante ricordare che le locazioni brevi, come gli hotel, sono fondamentali per l’economia turistica e locale, offrendo soluzioni flessibili a una varietà di viaggiatori. In questo contesto, alcune città italiane, tra cui Firenze e Roma, stanno mettendo in atto regolamentazioni più restrittive.

Ogni mese raccogliamo le notizie più importanti per il settore extralberghiero. Vediamo insieme cosa è successo nelle ultime settimane.

Delibera di Firenze: stop alle key box e agli altoparlanti delle guide

Negli ultimi mesi, il settore degli affitti brevi è finito sotto i riflettori, spesso associato a fenomeni come l’overtourism e lo spopolamento dei centri storici. Un’idea fuorviante, perché le locazioni brevi, al pari delle strutture alberghiere, svolgono un ruolo chiave nel turismo e nell’economia locale. Offrono soluzioni flessibili e accessibili, rispondendo alle esigenze di una vasta gamma di viaggiatori e contribuendo a una concorrenza sana e dinamica nel mercato dell’ospitalità.

In questa “guerra agli affitti brevi”, Firenze si pone in prima linea. Negli ultimi mesi, si sono verificati numerosi blitz non autorizzati con la rimozione forzata di key box e persino atti vandalici contro proprietà private. Ora, il Comune vuole fare da apripista ad altre città italiane e ha approvato, a gennaio, una modifica al Regolamento di Polizia Urbana (RPU) per vietare l’uso delle cassette di sicurezza per la consegna delle chiavi e degli altoparlanti utilizzati dalle guide turistiche.

Queste restrizioni stanno però incontrando la forte opposizione degli operatori del settore. A livello nazionale, associazioni e professionisti degli affitti brevi stanno dialogando con il Ministero del Turismo per trovare un compromesso che concili le esigenze della città con quelle di proprietari e viaggiatori.

Roma: rimosse le key box nel I Municipio

Come Firenze, anche a Roma al centro di un dibattito sulle key box che è sempre più acceso, soprattutto con il Giubileo di mezzo. L’assessore al Turismo Alessandro Onorato sta portando avanti una vera e propria battaglia contro questi dispositivi anche attraverso i suoi social media, con l’obiettivo di regolamentarne l’uso nelle aree più turistiche della città.

Nel I Municipio, che comprende il centro storico zona Monti, sono già state rimosse diverse key box, e chi non rispetta le nuove direttive rischia sanzioni fino a 400 euro anche per i condomini.

Queste misure si inseriscono in un quadro normativo sempre più restrittivo nei confronti degli affitti brevi, partito ormai lo scorso anno con il Decreto Anticipi e il Codice CINsollevando preoccupazioni tra gli operatori del settore, che chiedono soluzioni più equilibrate per garantire sia il decoro urbano che i loro diritti.

→ Cosa sapere sulla Tassa di Soggiorno Roma nel il 2025 per host e property managers.

Portogallo: stop al referendum sugli affitti brevi a Lisbona

Il dibattito sugli affitti a breve termine continua a essere acceso in Portogallo. Di recente, la Corte Costituzionale ha respinto la richiesta di un referendum che avrebbe potuto limitare le locazioni turistiche negli edifici residenziali di Lisbona.

La proposta è stata bocciata a causa di irregolarità nel controllo delle firme raccolte. Mentre i promotori del referendum denunciano un freno alla democrazia partecipativa e promettono di ripresentare l’iniziativa, il governo ha deciso di allentare le restrizioni imposte in passato, restituendo ai comuni il potere di regolamentare il settore. La questione degli affitti brevi, quindi, resta centrale nel dibattito pubblico, con schieramenti opposti tra chi punta sulla tutela del turismo e chi chiede misure più stringenti per contrastare la crisi abitativa.

Airbnb critica la Spagna per le dure restrizioni in atto

Il governo spagnolo ha introdotto nuove norme sugli affitti a breve termine per affrontare la crisi abitativa. Dal 2 gennaio 2025, i proprietari, un po’ come avviene in Italia con il Codice CIN, devono registrarsi su un database nazionale e ottenere un permesso prima di affittare la loro proprietà su piattaforme come Airbnb. Si sta valutando anche un aumento dell’IVA e requisiti più severi per la raccolta di informazioni personali.

Airbnb mette in guardia sull’impatto economico di queste misure, temendo una perdita di posti di lavoro e un calo della competitività della Spagna, in particolare nelle zone rurali dove gli affitti turistici svolgono un ruolo chiave nell’economia locale.

Il governo giustifica queste restrizioni con la necessità di frenare la speculazione immobiliare, puntando il dito contro l’acquisto massiccio di case da parte di investitori stranieri non residenti. Si sta anche pensando di imporre una tassa fino al 100% sugli acquisti di immobili da parte di cittadini non europei.

L’applicazione di queste nuove regole varia da regione a regione, creando confusione e incertezza tra i proprietari di immobili. Madrid sta valutando di vietare nuovi affitti a breve termine nel centro città, mentre in Andalusia le regole variano a seconda della durata dell’affitto.

Airbnb lancia “Scopri Milano Cortina 2026”

Airbnb, in qualità di Worldwide Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici, ha creato una sezione dedicata per promuovere gli alloggi disponibili nelle città che ospiteranno gli eventi di Milano Cortina 2026. Questa iniziativa mira a supportare gli host e a facilitare le prenotazioni per i viaggiatori in cerca di un soggiorno durante i mesi di febbraio e marzo 2026.

Le competizioni si svolgeranno in più località tra Lombardia e Veneto, tra cui Milano, Cortina d’Ampezzo, Livigno, Verona, Baselga di Pinè e Anterselva. Airbnb ha quindi creato una vetrina dedicata per mettere in evidenza gli alloggi situati in queste zone, aiutando gli ospiti a trovare soluzioni comode e vicine agli impianti sportivi.

Inoltre, secondo uno studio Deloitte, si prevede che durante i Giochi:

  • Un host tipico potrebbe guadagnare circa 2.400 euro affittando la propria casa su Airbnb.
  • Gli ospiti spenderanno in media 150 euro al giorno, contribuendo a un impatto economico totale di 154 milioni di euro per le località coinvolte.

Se hai una struttura in una delle città ospitanti, ora è il momento giusto per ottimizzare la tua offerta e prepararti ad accogliere viaggiatori da tutto il mondo.

Fondo Airbnb per gli atleti di Milano Cortina 2026

Airbnb, in collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), ha lanciato l’Airbnb Athlete Travel Grant 2025, un programma che offre 1.000 sovvenzioni da 2.000 dollari ciascuna per aiutare gli atleti a coprire le spese di viaggio e alloggio durante allenamenti e competizioni.

Gli atleti selezionati potranno utilizzare il credito per soggiornare in strutture Airbnb in tutto il mondo entro 12 mesi.

Turismo internazionale: nel 2024 si torna ai livelli pre-Covid

Nel frattempo che vediamo tutte queste restrizioni contro gli affitti brevi, vediamo una crescita del turismo internazionale. Infatti, secondo il più recente World Tourism Barometer from UN Tourism, il 2024 segna il pieno recupero del turismo internazionale, con 1,4 miliardi di arrivi, in crescita dell’11% rispetto al 2023.

Tutti i paesi hanno registrato una forte ripresa, con incrementi significativi in Medio Oriente (+32% rispetto al 2019), Africa (+7%) ed Europa (+1%). Anche le entrate turistiche hanno raggiunto i 1.900 miliardi di dollari, superando i livelli pre-pandemia. Tra i Paesi con la maggiore crescita nella spesa turistica figurano il Regno Unito (+40%), la Spagna (+36%), la Francia (+27%) e l’Italia (+23%).

Le previsioni per il 2025 restano positive, con una crescita stimata tra il 3% e il 5%, sebbene fattori economici come inflazione e costi di trasporto, oltre a tensioni geopolitiche, possano rallentarne il ritmo. Tra le tendenze emergenti spiccano una maggiore attenzione alla sostenibilità e l’interesse per destinazioni meno battute. Anche il settore degli affitti brevi continua a beneficiare del cosiddetto revenge travel, con viaggiatori sempre più alla ricerca di esperienze autentiche e personalizzate.

Conclusione

Mentre il settore degli affitti brevi si trova ad affrontare un quadro normativo sempre più complesso e restrittivo, Lodgify continua a essere al fianco dei proprietari e dei gestori di strutture extralberghiere.

Con oltre 12 anni di esperienza nel settore delle case vacanze, siamo impegnati a semplificare la gestione delle strutture turistiche, offrendo strumenti che aiutano i nostri utenti a navigare tra le nuove sfide e a rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione. Nonostante le difficoltà, il nostro impegno è volto a garantire che i nostri clienti possano continuare a prosperare, affrontando con fiducia le nuove normative e le sfide del settore.

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