Lady Property: il Property Management al femminile con Carmela Lerede

🎤 Intervista a Carmela Lerede, fondatrice di Lady Property, la prima community italiana di Property Manager donne. 

Nel settore del property management, il coraggio e la determinazione giocano un ruolo chiave. E chi meglio di Carmela Lerede, imprenditrice, formatrice e fondatrice di Lady Property, può raccontarci il percorso di una donna che ha trasformato una passione in una missione?

Dopo una carriera di successo nella finanza e nella gestione aziendale, Carmela ha deciso di intraprendere un nuovo cammino negli affitti brevi, trovando nel property management un’opportunità di crescita e realizzazione. Da questa esperienza è nata Lady Property, la prima community italiana interamente dedicata alle donne che vogliono affermarsi in questo settore.

Oggi, Carmela ci racconta il suo viaggio, le sfide affrontate e i consigli per tutte coloro che desiderano intraprendere questa professione con consapevolezza e successo e noi di Lodgify siamo felici di poterla condividere con tutte voi!

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Il percorso di Carmela Lerede

Raccontaci il tuo percorso: come sei arrivata nel mondo del property management?

Il mio percorso nasce nel mondo finance: sono stata revisore contabile per sette anni in una Big Four e successivamente CFO e Direttore Generale Italia per un franchising odontoiatrico.

Dopo anni di lavoro intenso, nel 2012 ho deciso di prendermi un periodo sabbatico e ho scelto come meta l’America, più precisamente Miami, dove con la mia precedente società avevamo da poco chiuso un’operazione societaria. Ricordo quel periodo come un momento di relax e riconnessione con me stessa dopo 14 anni trascorsi a lavorare anche 12 ore al giorno.

Durante la mia permanenza a Miami, ho notato come il property management fosse già un’attività consolidata, grazie alla diffusione di nuove piattaforme come Airbnb. Io stessa ho avuto difficoltà a trovare un alloggio perché molti immobili erano destinati agli affitti brevi. Così ho iniziato a riflettere su questo modello di business e su come potesse funzionare in Italia. Da lì è nata l’idea di avviare la mia attività nel settore.

La nascita di Lady Property

Cosa ti ha spinto a fondare Lady Property, la prima community italiana di property manager tutta al femminile?

Da circa sei anni sono Master Trainer al corso Professione Property Manager di Vivere di Turismo e ho formato oltre 2.000 studenti. Durante i corsi, ho notato un dato ricorrente: le donne che si avvicinavano al settore erano spesso bloccate dalla paura. “Mi sento sola, non credo di farcela, non sono sicura di essere preparata…” erano le frasi che sentivo più spesso.

Questi meccanismi di auto-sabotaggio rischiavano di frenare il talento e le potenzialità di tante donne, in un settore che per natura dovrebbe essere affine alla sensibilità femminile eppure nonostante ciò alcune si sentono inappropriate, forse per una questione culturale in cui le donne vengono ancora poco incoraggiate a fare impresa.

Così è nata Lady Property: una community con l’obiettivo di sostenere e dare coraggio alle donne che vogliono intraprendere questa professione, eliminando insicurezze e favorendo la condivisione di esperienze, formazione e opportunità di crescita.

Il ruolo della community e della formazione

Quali attività portate avanti con Lady Property per supportare e valorizzare le donne nel settore?

Abbiamo una community su Telegram, dove ogni giorno ci confrontiamo su tematiche relative al property management. Ogni mese organizzo un webinar su argomenti chiave del settore, spesso basandomi sulle richieste delle nostre iscritte.

Inoltre, a fine marzo terremo il nostro Bootcamp a Roma, dedicato all’automazione dei processi nel property management, per aiutare le partecipanti a rendere la loro attività più efficiente.

C’è una curiosità o un aneddoto che vuoi raccontarci su Lady Property?

Una delle storie più belle è quella di Antonella De Ciro, che oggi mi affianca nel progetto. Quando è entrata in Lady Property, aveva tante insicurezze. Oggi non solo ha incrementato del 50% le proprietà in gestione rispetto a due anni fa, ma ha anche acquisito una nuova sicurezza in sé stessa e nelle sue potenzialità. È diventata un punto di riferimento per altre donne che vogliono intraprendere questo percorso.

Questo è il vero valore della nostra community: non solo supporto professionale, ma anche crescita personale e solidarietà.

Il panorama del property management al femminile

Quali sono gli ostacoli principali che le donne incontrano in questo settore?

Non è difficile entrare nel settore del property management, non ci sono tante barriere all’ingresso. L’ostacolo iniziale principale è la fiducia: conquistare quella dei proprietari e ottenere i primi immobili da gestire. Molte donne faticano a vedersi come imprenditrici e a valorizzare le proprie capacità manageriali.

Quali competenze sono fondamentali per una property manager?

  • Conoscenza normativa e fiscale per evitare sanzioni.
  • Marketing per la ricerca di nuove proprietà.
  • Revenue management per ottimizzare i ricavi.
  • Gestione delle operazioni, in particolare pulizie e manutenzioni, che incidono direttamente sulle recensioni finali degli ospiti.

Come dico sempre ai corsi di property management, le pulizie per noi sono: “croce e delizia”, in quanto sono attività core che deleghiamo a società partner esterne e sulle quali non dobbiamo mai perdere il controllo per non incorrere in cattive recensioni

Quali errori vedi più spesso nelle host alle prime armi?

L’errore più comune è sottovalutare la normativa fiscale, questo può comportare scelte sbagliate che a volte possono portare ad accertamenti fiscali e a multe. Spesso mi capita di aiutare colleghe a correggere errori di gestione per ripartire poi nel modo giusto.

Il futuro del property management

Qual è la tua visione del property management al femminile oggi in Italia?

Credo che le donne debbano ritagliarsi uno spazio sempre più significativo in questo settore, attualmente dominato dagli uomini. Se guardiamo al mercato italiano, le maggiori società di property management sono guidate da uomini e persino le principali associazioni di settore hanno direttivi prevalentemente maschili. Questo è davvero singolare, considerando che le donne, per predisposizione naturale, sono portate all’accoglienza. Non voglio fare un discorso di genere, ma è un aspetto su cui vale la pena riflettere.

Mi auguro di vedere sempre più donne all’interno dei grandi gruppi, sia in ruoli operativi che manageriali, con l’obiettivo di professionalizzare e migliorare costantemente il nostro settore.

Quali sono secondo te le principali sfide che le property manager dovranno affrontare nel 2025?

Il 2024 è stato un anno di profonde trasformazioni normative. Sono state introdotte tantissime novità, come mai ne avevo viste negli ultimi dieci anni. Il settore degli affitti brevi ha attirato l’attenzione dei media e degli amministratori di numerose città d’arte, dove sono state adottate misure restrittive per limitare la presenza degli affitti brevi nei centri storici. Questo fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma anche molte altre capitali europee.

Ci troviamo in una fase di transizione, in cui il legislatore sta osservando il nostro settore con estrema attenzione. Per questo, ritengo fondamentale rispettare con scrupolo tutti gli adempimenti previsti, così da evitare sanzioni e operare in modo professionale e conforme alla normativa vigente.

Quali sono i primi passi concreti che una donna dovrebbe fare per avviare un’attività di affitti brevi di successo?

Il primo passo fondamentale è studiare e analizzare il territorio in cui si desidera operare. Il property management è un’attività fortemente radicata nella realtà locale, quindi è essenziale conoscere a fondo il mercato.

Bisogna valutare la tipologia di immobili presenti nella zona e il profilo dei turisti che la visitano, così da definire al meglio il proprio posizionamento come property manager e selezionare gli immobili con le caratteristiche più richieste.

Ad esempio, se ci troviamo in una località balneare molto frequentata dalle famiglie, sarà strategico scegliere e allestire immobili con servizi adatti a questo target, rendendo il soggiorno il più confortevole possibile. In questo modo, si aumentano le probabilità che i turisti prenotino le strutture in gestione rispetto ad altre opzioni disponibili.

Il secondo passo è redigere un business plan, anche semplice, per avere una chiara visione dei costi e dei ricavi. Questo aiuterà a stabilire il numero di immobili da gestire per raggiungere il break-even e a individuare le proprietà più redditizie, ottimizzando così la strategia di business e la redditività dell’attività.

Quali strumenti tecnologici consigli alle host per migliorare la gestione delle loro proprietà?

L’intelligenza artificiale non è più un’opzione, ma rappresenta il futuro del settore. Le sue applicazioni nel property management sono già molteplici e in continua evoluzione. Ecco alcuni strumenti utili per ottimizzare la gestione degli affitti brevi:

  • Creazione di annunci ottimizzati: strumenti come ChatGPT permettono di generare descrizioni dettagliate e accattivanti per le proprietà, migliorando la visibilità sui portali di prenotazione.
  • Scrittura e gestione delle recensioni: l’AI può aiutare a rispondere rapidamente alle recensioni degli ospiti in modo professionale e personalizzato.
  • Chatbot per il customer care: grazie all’automazione, i chatbot rispondono in tempo reale alle domande degli ospiti, migliorando l’esperienza utente e alleggerendo il lavoro di gestione. Noi stiamo attualmente testando il chatbot proposto dal nostro Channel Manager e i risultati sono ottimi: tempi di risposta ridotti e un servizio clienti più efficiente.
  • App di AI per l’interior design: queste applicazioni permettono di simulare l’arredamento di una stanza, aiutando sia i property manager che i proprietari a progettare e ottimizzare gli spazi in base alle esigenze degli ospiti.

Progetti futuri e consigli finali

Quali sono i tuoi prossimi progetti con Lady Property?

In Lady Property vogliamo coinvolgere il maggior numero possibile di donne nella nostra community, creando una rete di supporto e crescita professionale. Nei prossimi anni, puntiamo a espandere la nostra presenza su tutto il territorio nazionale, portando il nostro modello in ogni regione.

In alcune aree, sto anche valutando l’avvio di un franchising con il marchio Lady Property, che possa diventare un punto di riferimento per l’ospitalità al femminile, sinonimo di accoglienza, professionalità e alti standard di qualità.

Se potessi dare un consiglio alle donne che vogliono avviare un’attività di gestione di affitti brevi, quale sarebbe?

Il mio consiglio è di studiare approfonditamente il settore, conoscere la normativa e gli aspetti fiscali con il supporto di un buon commercialista. Una volta acquisite queste basi, è fondamentale agire senza farsi bloccare da dubbi o insicurezze. Niente autosabotaggi: bisogna buttarsi e provare!

C’è un libro, un corso o una risorsa che consigli a chi vuole migliorare le proprie competenze nel property management?

Consiglio il corso Professione Property Manager di Vivere di Turismo, un’ottima base per chi vuole entrare nel settore con competenze solide. Inoltre, il nostro Bootcamp è perfetto per chi cerca un approccio pratico e innovativo, con strumenti immediatamente applicabili alla gestione delle proprietà

Grazie mille, Carmela!

La storia di Carmela Lerede è un esempio di come determinazione e visione possano portare alla creazione di un progetto innovativo e d’impatto. Lady Property non è solo una community, ma una vera e propria rete di empowerment femminile, che sta contribuendo a cambiare il volto del property management in Italia.

In Lodgify, crediamo nella formazione e nell’innovazione come leve di crescita per il settore e siamo orgogliosi di sostenere realtà che fanno la differenza.

Il cambiamento appartiene a chi osa innovare e Carmela Lerede è senza dubbio una delle protagoniste di questa evoluzione.


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