Quante cose sono successe in un solo anno nel mondo delle case vacanze e locazioni turistiche! Tra nuove normative, aggiornamenti fiscali e regole che vogliono essere sempre più stringenti per il settore extralberghiero, i proprietari e i gestori hanno dovuto adattarsi a una realtà in continua evoluzione.
In questo articolo, faremo un bilancio delle principali novità dell’anno appena passato, per permetterti di affrontare il 2025 con una preparazione solida e tutte le carte in regola.
Le notizie più importanti del 2024 per case vacanze e locazioni turistiche
Codice CIN: la rivoluzione amministrativa per gli affitti brevi
Uno dei temi più discussi del 2024 è stato sicuramente l’introduzione del CIN (Codice Identificativo Nazionale), obbligatorio per tutte le tipologie di affitti turistici in Italia, compresi gli affitti brevi. Dopo mesi di attesa, è entrato ufficialmente in vigore a settembre 2024 (con scadenza per ottenerlo al 1 gennaio 2025), segnando un cambio epocale per il settore.
All’inizio ha generato non poche perplessità tra gli host, complice la confusione sui passaggi da seguire. Tuttavia, questa novità punta a combattere l’evasione fiscale e garantire maggiore trasparenza.
Se hai ancora dubbi su come adeguarti, ti consigliamo di leggere questa guida dettagliata per richiedere il codice e rispettare tutte le scadenze. Sì, comporta un piccolo sforzo amministrativo in più, ma seguendo le indicazioni tutto diventa più semplice. E poi, sapere che sei perfettamente in regola è sempre una soddisfazione, no?
👉 Leggi anche come inserire il Codice CIN sugli annunci di Airbnb e sulle inserzioni di Booking.com.
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Cedolare secca e il 26% dalla seconda struttura: cosa è cambiato?
Le novità fiscali del 2024 hanno avuto un impatto significativo, soprattutto per chi gestisce più immobili. La cedolare secca resta una delle opzioni fiscali preferite dagli host, ma con un’importante modifica.
Ora, le piattaforme di prenotazione online come Airbnb e Booking.com trattengono e versano direttamente l’imposta per conto dei proprietari, semplificando la gestione fiscale.
Tuttavia, la vera novità è l’introduzione di una tassazione del 26% se si gestisce da 2 a 4 immobili destinati agli affitti brevi. Questo cambiamento ha spinto molti host a rivalutare le proprie strategie, analizzando costi e profitti per ottimizzare le entrate. Se gestisci più di una proprietà, il consiglio è di approfondire le implicazioni della nuova normativa e pianificare al meglio il tuo futuro fiscale, informati e consulta un commercialista esperto del settore. È il momento di fare i conti e agire con una visione chiara!
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Sicurezza e nuove regole per una gestione responsabile
Il tema della sicurezza per case vacanze e affitti brevi è stato un altro protagonista del 2024. Le nuove disposizioni prevedono l’obbligo di installare dispositivi come estintori, rilevatori di monossido di carbonio e strumenti antincendio, data limite per adeguarsi il 1 gennaio 2025.
Questo adeguamento non è solo un obbligo normativo, ma anche un gesto di attenzione verso i tuoi ospiti. Offrire un ambiente sicuro è fondamentale per garantire una buona esperienza e tutelare la tua reputazione. Certo, è un investimento iniziale, ma le sanzioni per chi non si adegua possono essere molto più pesanti. Ti consigliamo di contattare ditte della tua zona e associazioni di settore che forniscono convenzioni con aziende di installazione estintori.
Mentre, per il rilevatore di monossido di carbonio e l’allarme antincendio, se sei host su Airbnb, potrai richiederli gratis direttamente alla piattaforma. Leggi qui come fare.
Se vuoi sapere come metterti in regola senza stress, ti consigliamo di leggere questo articolo con la lista completa dei requisiti e consigli pratici. La sicurezza non è mai un dettaglio!
Divieto di key box e obbligo di check-in de visu
Tra le novità più controverse introdotte a fine 2024 spicca il divieto delle key box e l’obbligo di effettuare il check-in di persona. Queste nuove regole, stabilite dalla circolare del Ministero dell’Interno, mirano a rafforzare la sicurezza e a prevenire rischi in vista del Giubileo 2025, un evento che richiamerà milioni di visitatori in Italia.
Per molti host, l’eliminazione delle key box è sicuramente una sfida: adattarsi a questa nuova realtà ha significato ripensare completamente il modo di gestire gli arrivi, spesso affidandosi ad agenzie esterne o property manager per mantenere un’organizzazione efficiente.
Le associazioni di settore non hanno tardato a esprimere il loro disappunto, lanciando appelli affinché strumenti tecnologici avanzati già in uso, come i sistemi di riconoscimento OTP utilizzati anche da SPID o le banche, vengano finalmente riconosciuti come validi. L’obiettivo? Tutelare i diritti degli host che lavorano con passione, dignità e professionalità in un settore in costante evoluzione.
Tuttavia, vogliamo vederci un lato positivo in tutto ciò: l’obbligo di incontrare gli ospiti di persona può diventare un’opportunità per instaurare un rapporto più diretto e caloroso, rendendo l’esperienza di soggiorno più autentica. Questo tipo di accoglienza, oltre a lasciare un ricordo migliore agli ospiti, può tradursi in recensioni positive e in un vantaggio competitivo per la tua attività.
A volte, piccoli cambiamenti portano a grandi risultati!
Le città e i paesi europei che hanno imposto restrizioni anti “Airbnb” nel 2024
Il 2024 ha visto l’introduzione di misure sempre più restrittive in diverse città e paesi europei per contenere l’impatto degli affitti a breve termine, soprattutto quelli gestiti tramite piattaforme come Airbnb. In molti casi, queste decisioni sono state motivate dalla crescente pressione sul mercato immobiliare, una pressione da parte del mercato alberghiero e dal desiderio di garantire la disponibilità di abitazioni per i residenti locali. Ecco un riepilogo delle principali novità che potrebbero cambiare il panorama degli affitti brevi in Europa.
Barcellona, Spagna
Nel giugno 2024, il sindaco Jaume Collboni ha annunciato un piano per eliminare gradualmente gli affitti brevi entro il 2028, una misura pensata per contrastare l’aumento dei canoni di locazione e garantire che i residenti possano ancora permettersi di vivere in città. Questo piano, che farà di Barcellona una delle città più rigide in Europa riguardo agli affitti brevi, ha sollevato discussioni accese tra i proprietari e le piattaforme turistiche.
La decisione di fissare un termine per il declino delle locazioni a breve termine ha sollevato preoccupazioni anche per l’impatto sul turismo, che costituisce una parte importante dell’economia locale.
Malaga, Spagna
Malaga è un altro esempio di città spagnola che ha intrapreso misure simili per affrontare l’insufficienza abitativa e l’effetto del turismo sulle comunità locali. La città ha imposto il divieto di nuove licenze per affitti brevi in 43 quartieri, tra cui il centro storico e il quartiere di La Merced.
La misura entrerà in vigore a breve, mentre i proprietari di immobili già in affitto a breve termine dovranno rispettare rigide normative per continuare a operare legalmente. Queste restrizioni sono pensate per tutelare i residenti e bilanciare meglio il settore turistico con le necessità abitative della città.
Francia
A dicembre 2024, la Francia ha introdotto nuove leggi per limitare gli affitti brevi (loi anti-Airbnb), soprattutto nelle grandi città e nelle destinazioni turistiche di maggiore interesse. Tra le novità principali, troviamo limiti più severi sul numero di giorni in cui è possibile affittare un immobile a breve termine (generalmente 120 giorni all’anno), l’obbligo di registrazione per i proprietari di case vacanze e sanzioni più dure per chi non rispetta le normative.
Inoltre, i comuni hanno acquisito maggiore autonomia per introdurre ulteriori restrizioni, come ridurre il numero di giorni consentiti per locazione o istituire zone vietate agli affitti brevi. Questo cambiamento mira a ridurre la pressione sul mercato immobiliare e garantire che l’accesso alle abitazioni rimanga una priorità per i residenti locali.
Atene, Grecia
Nel 2024, il governo greco ha annunciato un divieto di almeno un anno sul rilascio di nuove licenze per affitti brevi nel centro di Atene, che entrerà in vigore a partire da gennaio 2025. A partire da quella data, chi vorrà affittare una proprietà per periodi brevi dovrà affrontare un incremento delle tasse sui soggiorni brevi durante le stagioni di picco. Inoltre, sono previsti incentivi per incoraggiare i proprietari a passare a contratti di affitto a lungo termine, per cercare di contrastare l’esodo dei residenti e limitare l’impatto negativo del turismo sul tessuto urbano.
Budapest, Ungheria
A settembre 2024, Budapest ha visto un altro importante sviluppo nella regolamentazione degli affitti brevi, con la decisione di bandire gli affitti brevi nel distretto di Terézváros a partire dal 2026. Questa decisione è stata il risultato di un referendum che ha ottenuto un ampio supporto tra i residenti locali. Non è escluso che altre zone della città seguano lo stesso esempio, in un contesto dove la crescente carenza di alloggi sta diventando un problema sempre più urgente.
Vienna, Austria
Vienna ha introdotto delle regole simili a partire da luglio 2024, limitando gli affitti brevi a un massimo di 90 giorni all’anno per ogni proprietario. Per poter affittare un immobile oltre i 90 giorni, è necessario richiedere un permesso speciale, che viene rilasciato solo se alcune condizioni sono soddisfatte, come il fatto che la maggior parte degli altri appartamenti nello stesso edificio non sia destinata agli affitti turistici. Questa normativa mira a garantire che gli affitti brevi non compromettano la disponibilità di alloggi per i residenti locali, in una città che sta cercando di mantenere il suo equilibrio tra turismo e vita residenziale.
Lisbona, Portogallo
A Lisbona il dibattito sugli affitti brevi si concentra sull’impatto del turismo sulla vita dei residenti e sulla crisi abitativa. Un movimento cittadino ha raccolto oltre 6.600 firme per richiedere un referendum che vieti gli affitti brevi nelle zone residenziali, attribuendo a questo fenomeno l’aumento dei prezzi e l’esodo dei residenti.
In parallelo, il sindaco Carlos Moedas propone un nuovo regolamento per ridurre dal 7,5% al 5% il rapporto tra case per affitti brevi e appartamenti residenziali, confermando il divieto di nuovi contratti e limitandone la trasferibilità. Le regole consentirebbero l’affitto di singole stanze nelle abitazioni principali, puntando a un equilibrio tra turismo e necessità locali.
Notizie dell’anno annunciate da Airbnb
Opportunità di co-hosting su Airbnb
Nel 2024, Airbnb ha ampliato le opportunità di co-hosting, offrendo agli host la possibilità di delegare la gestione delle loro proprietà senza perdere il controllo. Questo modello è ideale per chi ha poco tempo o gestisce più case vacanze. Gli host possono affidarsi a co-host per compiti come check-in, pulizie e comunicazione, migliorando l’efficienza senza compromettere la qualità dell’esperienza per gli ospiti.
Telecamere spente per gli host di Airbnb
A marzo 2024, Airbnb ha vietato l’installazione di telecamere di sicurezza negli ambienti interni, comprese le aree comuni, per tutelare la privacy degli ospiti. Questo cambiamento chiarisce la politica dell’azienda, che prima permetteva l’uso delle telecamere nelle aree comuni se dichiarato nell’annuncio, rendendo la piattaforma più trasparente e sicura per gli utenti.
Nuova categoria “Icons” su Airbnb
Airbnb ha lanciato la categoria “Icons”, una selezione di case e luoghi straordinari in tutto il mondo, come il Museo Ferrari in Italia e la villa di Kevin Hart in California.
Questa iniziativa offre agli ospiti l’opportunità di soggiornare in location iconiche, arricchendo l’esperienza di viaggio con soggiorni unici e straordinari.
Notizie dell’anno annunciate da Booking.com
Nuovo sistema di recensioni
A novembre 2024, Booking.com ha annunciato un aggiornamento al metodo di calcolo delle recensioni. Dal gennaio 2025, le recensioni recenti avranno un peso maggiore nel determinare il punteggio complessivo, offrendo una valutazione più accurata delle esperienze recenti nelle strutture.
Questo cambiamento permette agli host di ottenere feedback più tempestivi sui miglioramenti apportati, con una valutazione più dinamica e immediata.
Gli host possono già visualizzare un’anteprima del nuovo punteggio stimato per prepararsi al cambiamento e ottimizzare le loro offerte.
Leggi la guida completa per host di Booking.com
Tutte le notizie e curiosità del 2024 per case vacanze e locazioni turistiche
Conferma del decreto Salva Casa, come sfruttarlo per gli affitti brevi?
Il Decreto Salva Casa in Italia ha introdotto modifiche alle normative edilizie, semplificando la regolarizzazione degli immobili anche per gli affitti brevi. In che modo?
Riduce i requisiti per l’abitabilità, abbassando l’altezza dei soffitti e la superficie minima per monolocali e bilocali, ampliando così l’offerta di alloggi. La legge facilita anche il cambio di destinazione d’uso, consentendo ai proprietari di trasformare spazi residenziali in affitti brevi con procedure semplificate.
La riduzione delle sanzioni per irregolarità edilizie rende più conveniente regolarizzare le proprietà. Tuttavia, c’è preoccupazione per la qualità delle mini-abitazioni, che potrebbe non soddisfare le esigenze di comfort e sicurezza.
Olimpiadi 2024: delusione per gli affitti brevi a Parigi
Ad aprile non si parlava d’altro che di Olimpiadi, tante sono state le medaglie d’oro ma sicuramente chi non ha ricevuto “l’oro” che si aspettava sono stati gli host parigini!
Infatti, le Olimpiadi di Parigi 2024 non hanno soddisfatto le aspettative degli host di affitti brevi, con solo il 12% delle 87.000 inserzioni completamente prenotate. Nonostante un aumento dell’offerta e delle prenotazioni, la domanda internazionale è stata inferiore rispetto alle Olimpiadi di Rio 2016, costringendo i proprietari a ridurre i prezzi per attrarre ospiti. Meno male che esiste il Dynamic Pricing che può salvare sempre in corner!
Impennata della domanda e dell’occupazione per gli affitti brevi in Europa
Nel 2024, l’occupazione degli affitti brevi in Europa ha raggiunto livelli record, con un aumento del 20,3% delle notti prenotate rispetto all’anno precedente. Le piattaforme come Airbnb e Booking.com hanno spinto la domanda, anche se in paesi come Italia e Spagna la crescita degli annunci è stata più lenta a causa di normative più restrittive. Leggi tutti i numeri qui.
Tripadvisor interrompe le prenotazioni dirette per le locazioni turistiche
Nel 2024, Tripadvisor ha deciso di interrompere le prenotazioni dirette per gli affitti brevi, concentrandosi su partnership con altre piattaforme. Questo cambiamento ha avuto un impatto sugli host che utilizzavano la piattaforma per gestire direttamente le prenotazioni, spingendo molti a cercare altre soluzioni per il loro business.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale per prenotare viaggi e destinazioni
eDreams ODIGEO ha rivelato che il 73% dei consumatori globali utilizza o è interessato all’uso dell’Intelligenza Artificiale per la ricerca di viaggi. L’adozione di strumenti AI, soprattutto tra i giovani sotto i 35 anni, sta trasformando l’esperienza di viaggio, offrendo esperienze iper-personalizzate e migliorando la pianificazione e prenotazione delle destinazioni turistiche, con suggerimenti di cose da fare e luoghi dove dormire.
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Auguri di buone feste!
Il 2024 è stato un anno ricco di cambiamenti, sfide e opportunità per i proprietari e gestori di case vacanze. Spesso ci troviamo a confrontarci con normative complesse e percezioni negative, ma qui a Lodgify vogliamo ribaltare questa narrativa. Guardiamo al 2025 con fiducia e ottimismo, convinti che il nuovo anno porterà innovazioni, crescita e successi per tutta la nostra community.
Qual è stata la notizia che ti ha colpito di più quest’anno? Cosa ti aspetti per il 2025? Raccontacelo nei commenti, ci piacerebbe conoscere il tuo punto di vista!
Grazie per averci seguito durante tutto l’anno. Da parte di tutto il team di Lodgify, ti auguriamo Buone Feste e un 2025 pieno di soddisfazioni! 🎄✨
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