ATTENZIONE! Questo articolo non vuole invitare a pubblicizzare o a promuovere una struttura per le vacanze dove vi sia il rischio concreto di Covid-19. Si tratta di semplici consigli da mettere in pratica cum grano salis, e sempre pensando al benessere del prossimo. Si prega fare riferimento al sito del Ministero della Salute per gli ultimi aggiornamenti in materia.
Nel 2019, l’Italia ha visto un afflusso record di vacanzieri, quasi il 50% del quale costituito da stranieri. Non ci si poteva aspettare che il 2020 avrebbe visto un brusco contrarsi di questa presenza. Ma con il Covid ̶ che è arrivato e non vuole andarsene ̶ la maggior parte dei turisti italiani, molto più di quel 49% che anche l’anno passato è rimasto in Italia, ha deciso di trascorrere le vacanze nel proprio paese: viaggiare in Italia, riscoprire località che appartengono al proprio passato o decidere di avventurarsi in zone mai visitate prima può essere una fonte di piacevoli sorprese.
Per chi ha una casa vacanze, un’occasione da non perdere per acquisire una fetta di turismo che, in futuro, potrebbe decidere di tornare, e magari anche in periodi diversi da quelli delle vacanze canoniche, come ad esempio in aprile-maggio e settembre-ottobre. La vicinanza sicuramente aiuta. Tedeschi e olandesi di solito non vengono per brevi periodi ma approfittano delle vacanze lunghe per muoversi in paesi lontani dal proprio, come l’Italia. Ma i fine settimana lunghi o le vacanze di una settimana, per il turismo italiano, possono essere ̶ e lo saranno, in questo tempo di Covid ̶ la carta vincente per i proprietari di case vacanza.
Rispetto all’hotel o alla pensione, la casa vacanza ha, in più, il vantaggio di lasciare agli ospiti una quasi assoluta libertà di movimenti. L’ospite si sente libero, non pressato da regole od orari e in più del tutto sicuro da eventuali contagi: perché, nella casa, c’è solo lui o lei, insieme o da soli o con la famiglia. Una situazione davvero ideale, per chi teme contagi o per chi vuole in ogni caso evitare anche il minimo rischio.
Disinfettare è d’obbligo
Visto che a quanto pare il virus permane su alcune superfici anche per quattro giorni (in particolare su acciaio e plastica), è imperativa non solo una perfetta pulizia dell’abitazione ma anche una disinfezione accurata con prodotti a base di alcol o candeggina. Un cartellino che avvisi i clienti che viene effettuata detersione e disinfezione dopo ogni soggiorno sarà doveroso, e garantirà agli italiani la massima sicurezza e tranquillità. Anche l’opzione di un servizio professionale di pulizia potrà essere presa in considerazione, qualora ci si senta impreparati ad affrontare i problemi posti dal Covid in tempo di vacanza.
Come fare per attirare i turisti italiani
Per prima cosa, se miravamo al turismo straniero e ora questo sta latitando (per ottime ragioni), rivolgersi al turista italiano necessita di una rivisitazione delle strategie di marketing: quindi, rivedere il proprio sito, correggere offerta e prezzi sulle agenzie online, modificare la propria presenza sui social.
Ecco alcuni consigli e suggerimenti:
1. Adattare i prezzi
Non è una novità che i turisti stranieri siano pronti a spendere ̶ per soggiornare nel nostro paese ̶ in media più di quanto facciano gli italiani. Se ci resta il turismo domestico, cerchiamo di valutare quanto potrebbe essere pronto a spendere un italiano medio, magari proponendo tariffe diverse in base a diversi fattori: il periodo più o meno “caldo”, il numero di occupanti, la lunghezza del soggiorno. Un’ottima idea anche quella di proporre tariffe last minute per coprire eventuali buchi nelle prenotazioni ed evitare una o più settimane vuote. Il turista italiano è pronto a lanciarsi e a prenotare immediatamente, se vede che c’è un buon affare!
2. Rivedere il soggiorno minimo
In un momento in cui molti italiani si confrontano con le spese per le vacanze (nonostante il bonus vacanze) e valutano bene cosa fare, decidere di non costringere a un soggiorno minimo potrebbe rivelarsi una buona trovata: i turisti locali potrebbero sentirsi più tranquilli e prenotare con più facilità, sapendo di non essere obbligati a una settimana di soggiorno minimo… Tutti hanno voglia di uscire, dopo mesi di lockdown, ma non è detto che tutti possano permettersi una o due settimane di vacanza.
3. Ottimizzare la pagina web e gli annunci
Non è una novità: gran parte degli italiani, in questo 2020, sceglie di restare in Italia e di fare vacanza all’insegna della vita all’aria aperta, delle escursioni e della lontananza dai grandi centri abitati, che vogliono dire assembramenti. Decidere come presentare la propria casa vacanze, mettendo in risalto una caratteristica che pensiamo possa essere di particolare interesse per il turista italiano, è importantissimo. Tale caratteristica sarà evidenziata non solo sul sito presentativo dell’alloggio, ma anche in tutti quei siti di annunci che permettono di pubblicizzare la propria offerta: Airbnb, Booking, VRBO sono i più internazionali, ma esistono anche siti mirati al turismo nazionale o regionale nei quali può essere interessante inserire la propria offerta. Soprattutto ora.
Infine, se desideriamo essere presenti nei primi risultati di Google, cerchiamo di ottimizzare il nostro sito in ottica SEO. Necessario sempre, se si vuole essere visti, ma in particolare ora che non possiamo fare affidamento sui turisti stranieri. Decidiamo anche se è il caso di investire qualcosa negli annunci a pagamento di Google (Google Ads) o di Facebook (Facebook Ads). Non possiamo fare promesse, ma dicono che si raddoppi il numero dei contatti.
4. Essere preparati e fare proposte
Se i turisti italiani scelgono noi, è perché abbiamo fatto loro vedere che possiamo dare qualcosa di più. Perciò, sbizzarriamoci e perlustriamo il nostro territorio alla ricerca di curiosità e luoghi da vedere, meraviglie nascoste, castelli sperduti e panorami mozzafiato. Troviamo (anche sul web) occupazioni e divertimenti per i nostri ospiti, posti da visitare e passeggiate da fare assolutamente. Mostriamoci entusiasti: è risaputo che un venditore entusiasta entusiasma anche i propri clienti. Dobbiamo essere convinti noi per primi, altrimenti come possiamo convincere gli altri? Mettiamoci nei loro panni e pensiamo a cosa ci piacerebbe che ci proponessero. Non tutti sono degli smanettoni di internet, dobbiamo aiutarli noi a trovare qualcosa da fare e da ammirare.
5. Fare pubblicità presso attività locali
Ci pensiamo di rado, ma cos’è che funziona meglio del passaparola? E allora, diamoci da fare a promuoverci presso l’ufficio di promozione turistica della nostra zona (se esiste), ma forniamo anche depliant e biglietti da visita ai ristoranti e bar più vicini, ai negozi di frutta e verdura e ai supermarket, eccetera. Le attività che ci inviano i turisti riceveranno in cambio, da parte nostra, altrettante raccomandazioni di recarsi in quel negozio a fare la spesa, o a prendersi un drink o a concedersi una cena.
6. Accettare cani e gatti nella propria casa vacanze
Molti italiani non vanno in vacanza, se non possono portare con loro l’amico peloso. Pensiamoci: è vero che dovremo detergere con particolare attenzione (ma tanto il Covid ci costringe già a una pulizia accuratissima), ma è anche vero che ci ritaglieremo una clientela molto affezionata, che tornerà anno dopo anno… se si troverà bene!
7. Chiedere il bonus vacanze
Molti sono scettici, ma perché non provare? Come al solito, la procedura non si presenta semplicissima (cosa lo è, in Italia?), ma per chi è già in possesso dell’identità digitale SPID tutto diventa più facile. Attenzione però a una serie di dettagli: intanto, il bonus non può essere utilizzato presso piattaforme di prenotazione online (addio, Airbnb e Booking!). In secondo luogo, deve essere utilizzato presso quelle strutture che hanno Codice Ateco 55 (villaggi turistici, hotel, campeggi, b&b e agriturismi italiani). Terzo, deve essere “speso” in un’unica soluzione, quindi presso un’unica struttura, che deve rilasciare fattura elettronica. Naturalmente, è essenziale che i proprietari della struttura pubblicizzino questa possibilità, nel loro sito o in altri siti dove sia presente la loro casa vacanze.
8. Conclusioni
Il Covid 19 è stato un duro colpo per il settore turistico italiano, che negli ultimi anni accoglieva più di 94 milioni di turisti, il 45% dei quali stranieri. Nei primi 10 mesi del 2019, questi hanno speso più di 40 miliardi nel nostro paese. Il cambiamento con il 2020 è drammatico. Ma il turismo italiano ha scelto ̶ forzatamente ̶ di restare in Italia, e, pertanto, se si è pronti ad accogliere i viaggiatori di casa nostra, non tutto è perduto. Come proprietari di case vacanze, è essenziale essere pronti ad accogliere un tipo di turismo diverso, che starà molto attento a pulizia e disinfezione. Eliminando il periodo minimo di permanenza e accettando soggiorni più brevi ̶ cercando quindi di essere più elastici nelle nostre richieste ̶ riusciremo a salvare il salvabile. Modifichiamo i prezzi per andare incontro a una clientela che vuole andare in vacanza (e ne ha bisogno) ma spesso si chiede se se lo può permettere. Modifichiamo il sito e gli annunci che abbiamo messo sui social o su altri siti di promozione, facciamo pubblicità nella nostra zona.
Salvare la stagione 2020 è possibile, con qualche aggiustamento. Ci fate sapere se state riuscendo a farlo?