Ecco un riepilogo dei principali temi affrontati durante la nostra ultima diretta:
- Codice CIN: cos’è, perché è importante e come ottenerlo.
- Proroga al 2025: cosa c’è da sapere e come prepararsi.
- Requisiti di sicurezza: quali sono per le diverse tipologie di affitti turistici.
- Risposte ai dubbi: chiarimenti alle domande poste dai partecipanti.
Dopo la pausa estiva, abbiamo ripreso i nostri appuntamenti mensili di formazione gratuita, dedicati ai professionisti del settore extralberghiero, ai proprietari e ai gestori. Ogni mese, insieme a esperti, approfondiamo temi di attualità e condividiamo consigli pratici per migliorare la gestione degli affitti turistici.
Giovedì 17 ottobre abbiamo affrontato un tema molto discusso negli ultimi mesi: il Codice CIN e le ultime novità normative e fiscali. Partendo dalle domande frequenti (FAQs) disponibili sul sito del Ministero del Turismo, abbiamo fatto chiarezza su diversi punti e risposto alle domande dei partecipanti, supportati dall’intervento di Sergio Lombardi, dottore commercialista specializzato in normative e fiscalità del settore extralberghiero.
In questo articolo, riepiloghiamo i punti principali trattati durante la diretta e ti lasciamo il link per rivedere il webinar.
Speaker dell’evento
I nostri cicli di formazione gratuita sono organizzati dal team marketing di Lodgify, un software pensato per semplificare la vita di proprietari e gestori di strutture ricettive extralberghiere e affitti brevi.
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Nella foto: Lucrezia Zeppa, content marketing specialist di Lodgify. Sergio Lombardi, dottore commercialista
Sergio Lombardi
Abbiamo avuto il piacere di ospitare Sergio Lombardi, dottore commercialista specializzato in normativa e fiscalità del turismo e dell’extralberghiero, come speaker del nostro evento. Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma e fondatore di Taxbnb, il dott. Sergio Lombardi fornisce consulenza fiscale, legale e tecnica a property manager, strutture ricettive e locazioni turistiche, sia in Italia che all’estero. (contatto: info@sergiolombardi.net)
Grazie alla sua grande esperienza, ha offerto ai partecipanti preziose informazioni e chiarimenti sul Codice CIN, aiutando a fare luce sugli aspetti più rilevanti della normativa e rispondendo a numerose domande del pubblico. Ci teniamo a ringraziarlo di nuovo per aver accettato il nostro invito!
Rivedi la diretta
Se desideri rivedere la diretta completa, clicca sul video qui sotto:
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Cosa ci dice la legge sul Codice CIN
Abbiamo scritto una guida approfondita su come ottenere il Codice CIN e, in questa sessione di formazione, abbiamo esplorato i dettagli per l’ottenimento di questo codice. Un breve riepilogo per chi è nuovo: il Codice Identificativo Nazionale è un codice alfanumerico che identifica ogni struttura ricettiva presente sul territorio italiano. Viene rilasciato dal Ministero e può essere ottenuto tramite la piattaforma BDSR (Banca Dati Strutture Ricettive).
Il Codice CIN deve essere assegnato a tutti gli immobili destinati ad uso turistico, includendo tutte le tipologie di strutture ricettive, sia alberghiere che extralberghiere. Questo codice interessa tanto le strutture gestite in forma imprenditoriale quanto quelle non imprenditoriali, comprese le CAV (case vacanze e appartamenti turistici).
A partire dal 2 novembre, le strutture che non saranno in regola con l’assegnazione del Codice CIN potrebbero incorrere in sanzioni, con controlli effettuati dalle autorità locali.
Possibile proroga a gennaio per l’ottenimento del Codice CIN
Tuttavia, c’è un “ma”. Infatti, diverse associazioni di settore hanno richiesto una proroga, e pare che il Ministero sia disposto a concederla fino a gennaio per l’ottenimento del Codice CIN. Questa richiesta è motivata dal fatto che, ad ottobre, meno del 50% delle strutture aveva ottenuto l’assegnazione del codice. Inoltre, al momento non ci sono indicazioni chiare su come esporre la targa che riporta il codice all’esterno (o all’interno) delle strutture.
Ciò che è certo, però, è che il Codice CIN deve essere esposto su tutti i portali online e offline dove viene annunciata la struttura. Ciò include l’obbligo di inserirlo su Airbnb (vedi qui come inserirlo su Airbnb), Booking.com (dove inserirlo sull’extranet) e su tutti i siti di prenotazioni dirette.
Le sanzioni per il mancato rispetto di questo obbligo possono arrivare fino a 8.000 euro. Inoltre, i portali di prenotazione hanno dichiarato che le strutture che non inseriranno il codice vedranno cancellati i loro annunci.
Misure di sicurezza per le locazioni turistiche
La nuova normativa che introduce il Codice CIN ha introdotto anche nuovi requisiti di sicurezza per le locazioni turistiche. Fino ad ora, alcune tipologie di strutture, in base alle normative regionali, avevano già l’obbligo di dotarsi di estintori. Tuttavia, questo obbligo è stato esteso a tutte le tipologie di immobili destinati ad uso turistico, comprese le locazioni turistiche.
Di fatto, tutti gli immobili affittati per uso turistico dovranno ora dotarsi di estintori, rilevatori di gas e rilevatori di monossido di carbonio.
Tuttavia, rimangono ancora molti punti poco chiari. Ad esempio, ci sono incertezze riguardo ai requisiti specifici per i rilevatori di gas e di monossido di carbonio: è possibile utilizzare i rilevatori forniti gratis da Airbnb, oppure ci sono specifiche particolari da seguire? Inoltre, non è chiaro quali siano le procedure di manutenzione necessarie per garantire il corretto funzionamento di questi dispositivi di rilevamento.Le FAQ del Ministero non hanno ancora fornito risposte definitive a questi interrogativi, e al momento le informazioni in circolazione rimangono voci.
Invece, per quanto riguarda gli estintori, abbiamo ricevuto indicazioni più chiare, che potranno aiutare i gestori a mettersi in regola con le nuove normative.
Requisiti per gli estintori
È fondamentale che tutte le strutture ricettive e le locazioni turistiche rispettino i requisiti di sicurezza previsti, in particolare per quanto riguarda l’installazione e la manutenzione degli estintori. Di seguito riportiamo alcuni dei requisiti specifici:
1. Strutture senza fonti di gas
Le strutture che non dispongono di alcuna fonte di gas non necessitano di installare estintori. Tuttavia, è importante tenere presente che molte associazioni di settore stanno lavorando per ottenere maggiori chiarimenti su questa eccezione e per possibili deroghe per microstrutture e monolocali.
2. Posizionamento degli estintori
- Gli estintori devono essere collocati in punti ben visibili e strategici su ogni piano, all’interno di un raggio di 200 mq.
- Devono essere facilmente accessibili e generalmente posizionati in corridoio, vicino alle uscite e in prossimità di potenziali fonti di incendio.
3. Caratteristiche degli estintori
- Gli estintori devono avere un peso non inferiore a 6 kg.
- È fondamentale garantire che i dispositivi siano sempre funzionanti e conformi alle Certificazioni Europee.
4. Installazione e manutenzione
- Devono essere installati da professionisti esperti, i quali garantiranno il regolare mantenimento e funzionamento degli estintori nel tempo.
- È necessario effettuare controlli periodici per assicurarsi che i dispositivi siano in condizioni ottimali e funzionanti.
👉 Si consiglia sempre di consultare un esperto in materia e di restare aggiornati sui siti ufficiali del Ministero, che vengono costantemente aggiornati con le ultime informazioni e indicazioni relative alla normativa.
Grazie mille e ci vediamo al prossimo webinar!
Grazie mille a tutti per aver partecipato! È stato fantastico vedervi in così tanti e ricevere oltre 150 domande in diretta! È stato un vero piacere condividere con voi queste informazioni importanti. Non vediamo l’ora di rivedervi al prossimo webinar, dove continueremo ad approfondire argomenti rilevanti per il settore.
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