Extranotizie Lodgify: dal CIN a Roma, un mese fuori controllo

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, è tempo di immergersi nelle ultime e più rilevanti notizie delle ultime settimane con la nostra rubrica Extranotizie Lodgify. Un’anticipazione delle grandi novità che ci riserverà poi il riepilogo annuale.

Il mese di novembre ha portato con sé non solo l’incantevole atmosfera natalizia ma anche cambiamenti significativi nel panorama delle strutture extralberghiere e degli affitti brevi. Un focus particolare è rivolto al nuovo emendamento sulle locazioni turistiche, attualmente in fase di conversione al Senato, e agli accertamenti in corso del comune di Roma sui contributi di soggiorno, che sono diventati oggetto di discussione.

Vediamo insieme i cambiamenti che ci aspettano prima di attaccare le calze al caminetto.


Report gratuito Lodgify: previsioni e tendenze per le festività natalizie 2023. Scaricalo gratuitamente qui.

Il nuovo emendamento: punti chiave da conoscere

Riepiloghiamo i punti cruciali del recente emendamento di fine anno, che avrà un impatto su tutti gli operatori nel mondo delle locazioni turistiche.

Introduzione del CIN: come ottenerlo?

L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) ha introdotto nuovi obblighi per operatori turistici e gestori di locazioni brevi, ma come ottenere questo codice essenziale?

Per ottenere il CIN, la procedura è accessibile online tramite una specifica istanza presso il Ministero del Turismo. Un passaggio fondamentale è l’allegato di una dichiarazione contenente i dati catastali degli immobili coinvolti. Questo processo mira a garantire un tracciamento accurato delle locazioni turistiche, contribuendo a un ambiente più regolamentato.

Una volta ottenuto il CIN, è essenziale integrarlo negli annunci online relativi alle locazioni turistiche e assicurarsi che sia visibile nella struttura in affitto. Un dettaglio apparentemente piccolo, ma di grande importanza, poiché la mancata adesione a questi passaggi potrebbe comportare sanzioni significative.

Chi trascura di indicare il CIN negli annunci online o di esporlo nella struttura in locazione potrebbe affrontare multe sostanziali. Le sanzioni variano dagli 800 € agli 8.000 €, con ulteriori multe dai 500 € ai 5.000 € per chi non lo espone. Un richiamo importante per tutti gli operatori del settore, sottolineando l’importanza di rispettare rigorosamente questi obblighi per evitare conseguenze finanziarie indesiderate.

Rilevatori di monossido di carbonio, cosa cambia per la sicurezza?

Con un occhio attento alla sicurezza, il panorama delle locazioni turistiche si prepara ad accogliere nuovi obblighi, mirati a garantire ambienti sicuri e conformi alle normative. Tra le ultime disposizioni, spicca l’obbligo di adottare misure preventive chiave.

Un passo significativo verso la sicurezza degli ospiti è rappresentato dall’introduzione dell’obbligo di dotare gli immobili gestiti in forma imprenditoriale con rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio. Questi dispositivi, fondamentali per la sicurezza degli ambienti, contribuiranno a rilevare potenziali rischi e a prevenire situazioni pericolose.

In aggiunta ai rilevatori, un altro requisito chiave è la presenza obbligatoria di estintori. La normativa richiede un estintore per ogni piano e uno ogni 200 metri quadrati di pavimento. Questa disposizione, pensata per garantire la prontezza di intervento in caso di emergenza, sottolinea l’importanza di avere a disposizione strumenti adeguati per affrontare situazioni di potenziale pericolo.

Cedolare Secca al 26%: il secondo immobile fa la differenza

Un importante cambiamento fiscale si prospetta all’orizzonte per chi è coinvolto nel mondo degli affitti brevi. Dal 2024, l’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi salirà al 26%, ma solo a partire dal secondo immobile concesso in locazione. Chi ha una sola casa vacanze continuerà a beneficiare di un’aliquota ferma al 21%.

È importante chiarire che la cedolare secca si applica esclusivamente agli immobili ad uso di locazioni turistiche, non riguardando le strutture extralberghiere. Questo cambiamento, se da un lato potrebbe rappresentare una modifica significativa per chi possiede più di una proprietà locata, dall’altro preserva l’agevolazione fiscale per chi opera con una sola casa vacanze.

Un’attenzione particolare è necessaria per comprendere appieno l’impatto di questa riforma fiscale e adeguare le strategie finanziarie di conseguenza.

Obbligo di SCIA per tutti

Intrigante è l’obbligo introdotto dal comma 8, che coinvolge chiunque, direttamente o attraverso intermediari, si dedichi all’attività di locazione a fini turistici. Questi operatori sono ora chiamati a sottostare all’obbligo della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Ma cosa significa concretamente?

Young couple going through their finances while paying bills at home.

Secondo quanto stabilito, coloro che conducono attività di locazione turistica devono presentare una SCIA presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del comune in cui operano. La SCIA rappresenta una sorta di dichiarazione ufficiale di avvio dell’attività, richiedendo la compilazione di documenti specifici e l’adesione a procedure standardizzate.

Accertamenti fuori controllo dal comune di Roma

Nella suggestiva cornice della Città Eterna, gestori e proprietari di strutture extralberghiere stanno vivendo un periodo di tensioni e sorprese amministrative inaspettate, un vero e proprio caos che si dipana nel periodo natalizio.

Sotto l’ombra dei monumenti romani, migliaia di gestori si sono ritrovati con avvisi di sanzioni significative inviati dal Comune di Roma. Queste sanzioni riguardano presunte quote di tasse di soggiorno non pagate, creando un clima di incertezza e frustrazione. La situazione è diventata così critica che gli interessati hanno creato addirittura un gruppo su Facebook per condividere dubbi e strategie sulla gestione di questa inattesa complicazione.

Le richieste del Comune, emerse da un’ampia operazione di controllo, sembrano spesso trascurare le esenzioni dello stesso regolamento comunale. Gli accertamenti del Comune si basano su incroci di dati tra piattaforme comunali e servizi alla Questura, ma molti dettagli cruciali sfuggono, causando errori nei calcoli e richieste ingiustificate. Persino Airbnb, che gestisce direttamente i contributi di soggiorno, si trova coinvolta, nonostante accordi pregressi.

Mentre il Comune sostiene la validità degli accertamenti, la tensione persiste. In questa intricata situazione, le strutture turistiche romane sono chiamate a navigare tra incertezze e frustrazioni. Non sarà forse l’ora di rivedere i processi amministrativi e di rendere il contributo di soggiorno più gestibile e non un groviglio burocratico? Speriamo in soluzioni migliori in arrivo.

Un fronte unito contro le recensioni false: Booking.com, Expedia e TripAdvisor alla guida

In un mondo in cui le recensioni online dettano le nostre scelte, leader del settore come Booking.com, Expedia Group e TripAdvisor stanno mettendo in piedi una coalizione globale insieme ad altri colossi, tra cui Amazon, Glassdoor e Trustpilot. L’obiettivo di questa iniziativa ambiziosa è affrontare il crescente problema delle recensioni false su internet, garantendo ai consumatori la possibilità di fare scelte informate.

I punti su cui la task force di questi colossi sta lavorando sono:

  • Allineamento dell’industria: sviluppare standard comuni per identificare e gestire recensioni false, creando una terminologia condivisa per la moderazione dei contenuti.
  • Condivisione delle migliori pratiche: creare le migliori pratiche per ospitare recensioni online e condividere informazioni sulle ultime tecniche di moderazione e rilevamento delle recensioni false.
  • Condivisione di informazioni: Scambiare dati sulle modalità operative di attori fraudolenti, inclusi quelli che vendono recensioni false.
  • Advocacy: collaborare con le istituzioni per promuovere i benefici delle recensioni autentiche e sostenere gli sforzi del settore per combattere le recensioni false.

Il problema delle recensioni false non è più da sottovalutare, e la Coalition for Trusted Reviews sta affrontando direttamente la sfida. TripAdvisor ha già svelato che circa il 4% delle sue recensioni nel 2022 sono risultate false o fraudolente, sollevando un campanello d’allarme.

Questa coalizione denominata Coalition for Trusted Reviews rappresenta un passo avanti significativo nel garantire recensioni online affidabili. Pur mantenendo ciascuna piattaforma i propri standard, l’obiettivo condiviso è chiaro: combattere le recensioni false per mantenere la fiducia dei consumatori. Una mossa audace per preservare l’integrità delle opinioni online.

Facci sapere cosa ne pensi di tutte queste novità nei commenti! Ci vediamo per il recap di fine anno!

Sei ancora indeciso su quale software scegliere per la gestione delle tue strutture?
Hai un prova completamente gratuita di 7 giorni per testare tutte le funzionalità Lodgify. Cosa aspetti?

Inoltre, puoi richiedere una demo personalizzata del prodotto con uno dei nostri agenti specializzati che ti mostreranno passo passo come funziona il nostro software per case vacanze. Se non hai voglia di caricare le informazioni puoi provare le nostre funzionalità direttamente con un account demo.

Non sei ancora sicuro? Scopri cosa dicono di noi i nostri clienti!


Hai 7 giorni per testare gratis tutte le funzionalità di Lodgify! Cosa aspetti? Provalo gratis qui.

What do you think about this article?

4.8/5 - (9 votes)
Mostra Commenti (0)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ready to take more direct bookings?

No set up fees, no credit card details, no obligation. Try Lodgify free for 7 days.