Stiamo per concludere un altro anno, e in mezzo all’atmosfera festiva tra pandori e panettoni, è giunto il momento di rievocare gli eventi salienti del 2023 che hanno segnato il panorama extralberghiero e degli affitti brevi. Un anno caratterizzato da profondi cambiamenti e innovazioni che ci hanno tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo.
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Il DAC7 ha rivoluzionato il panorama fiscale
Il 2023 ha segnato un capitolo epocale nel panorama fiscale degli affitti brevi con l’implementazione del DAC7. Da un argomento di discussione accesa a una realtà consolidata, questa normativa rivoluzionaria ha l’obiettivo di regolare la tassazione delle piattaforme digitali, tra cui giganti del settore come Airbnb e Booking.com. La parola chiave ora è la trasparenza, con ogni dettaglio delle transazioni condiviso in modo completo con le autorità fiscali.
Cedolare Secca al 26%: il futuro degli affitti brevi
Dal 1° gennaio 2024, la cedolare secca sugli affitti brevi aumenterà al 26% per chi possiede più di un appartamento in affitto. I piccoli proprietari occasionali non saranno pesantemente colpiti da questo aumento fiscale, ma per chi gestisce gli affitti brevi come un vero e proprio business, si apriranno nuove considerazioni finanziarie.
Il Codice CIN e le nuove regole per operatori extralberghieri
L’introduzione del codice CIN ha generato domande e incertezze tra gli operatori del settore extralberghiero e degli affitti brevi, ma con l’approvazione del nuovo DL Anticipi, sarà necessario adeguarsi.
Il Codice Identificativo Nazionale può essere richiesto direttamente attraverso la procedura sul sito del Ministero del Turismo per le Regioni che non hanno ancora un codice. Per le Regioni con il vecchio codice CIR, la ricodificazione dovrà avvenire entro 30 giorni per i codici già assegnati e entro 7 giorni per quelli da assegnare.
Tutte le strutture destinate agli affitti brevi, ricettive alberghiere ed extralberghiere dovranno mostrarlo negli annunci online e garantire che sia ben visibile in loco. Un dettaglio apparentemente minimo, ma di grande importanza, poiché la mancata adesione a questi passaggi potrebbe comportare sanzioni significative.
SCIA e procedure standard: regole per tutti
Per avviare l’attività di locazione turistica di qualsiasi tipo, è obbligatorio presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del comune in cui si trova la proprietà.
Si tratta di una dichiarazione ufficiale che impone una procedura standardizzata per tutti coloro che intendono avviare questa attività.
Airbnb: accordo con il fisco italiano e un cambiamento di ruolo
Airbnb ha concluso una lunga disputa con l’Agenzia delle Entrate, accettando di versare 576 milioni di euro per sanzioni e arretrati legati alla cedolare secca.
Questo rappresenta un sollievo per gli utenti della piattaforma, poiché Airbnb ha dichiarato ufficialmente che non ci saranno ripercussioni sugli host. Per il 2022 e il 2023, resta da definire l’accordo sull’imposta, ma a partire dal 2024, Airbnb assumerà il ruolo di “sostituto di imposta”, un cambio epocale che potrebbe influenzare notevolmente il panorama degli affitti brevi.
Tariffe record e incertezze: tassa di soggiorno a Roma
Nel vivace scenario dell’ospitalità a Roma, la Giunta Capitolina ha recentemente introdotto nuove tariffe per la tassa di soggiorno, operative dal 1 ottobre 2023, con un notevole aumento che tocca anche i 10€ al giorno.
Questo aumento ha generato un clima di incertezza e frustrazione tra gestori e proprietari di strutture extralberghiere, accentuato dagli avvisi di sanzioni inviati dal Comune di Roma. La situazione critica ha portato alla creazione di un gruppo su Facebook, dove vengono condivisi dubbi e strategie legali per gestire questa inattesa complicazione.
Le richieste del Comune, emerse da un’ampia operazione di controllo, sembrano spesso trascurare le esenzioni del regolamento comunale, generando errori nei calcoli e richieste ingiustificate. In questo contesto, la tassa di soggiorno a Roma si presenta come un elemento di notevole discussione e incertezza per gli operatori del settore extralberghiero.
Scale Italia a Milano: l’evento di riferimento
Nell’autunno del 2023, Milano è stata la sede dell’evento di riferimento “Scale Italia” per gli operatori dell’extralberghiero e degli affitti brevi.
Questa piattaforma ha offerto un’opportunità unica di condivisione di conoscenze e discussione delle sfide del settore tra property managers e associazioni di settore. Non vediamo l’ora dell’edizione 2024 a Firenze!
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