TTG 2018: cosa è emerso dal più importante evento del settore hospitality

Lo scorso mese di ottobre ha avuto luogo, presso la Fiera di Rimini, la 56° edizione della TTG Travel Experience, una delle più importanti manifestazioni del settore turismo e hospitality d’Italia. Come ogni anno, l’expo ha visto la partecipazione di partners illustri e speakers di fama internazionale.

Qualche giorno fa, invece, si è concluso, sempre a Rimini, il Corso – evento “L’Italia può vivere di turismo”, pensato ed organizzato da Danilo Beltrante, imprenditore, coach e ormai guru del settore, nonché autore del libro Vivere di Turismo. Il corso, rivolto ai professionisti del settore, ma anche a chi sta pensando di avviare un’attività di case vacanze, ha ad oggetto proprio lo studio delle realtà extra alberghiere e il loro inserimento ed evoluzione nel nostro Paese.

Un autunno ricco di eventi per i professionisti del settore case vacanze. Quale miglior occasione, quindi, per fare il punto sulla situazione attuale del Vacation Rental, ovvero il business che ruota attorno alle case vacanze, e del settore extra alberghiero in generale?

Diamo dunque un’occhiata ai trend emersi in occasione di un evento così importante per tutti i proprietari di case vacanze e i property manager.

QUALCHE DATO

Partiamo con qualche cifra, che pure avevamo già avuto modo di conoscere nell’arco dei mesi scorsi, grazie ad alcuni studi e statistiche riportati dai media nazionali.

Il flusso economico generato da questo ramo del settore turistico è stato stimato in oltre 9 milioni di euro in Italia nel solo 2017. Fattore, questo, che giustifica il notevole incremento di interesse rispetto ad una prospettiva imprenditoriale di questo tipo.

Tuttavia, stando alle parole del Country Manager per l’Italia di HomeAway, Guadalberto Scaletta, ben due terzi di questi ricavi non sono frutto delle entrate direttamente riconducibili alle attività di hosting, bensì al’indotto che il settore case vacanze riesce a produrre. Ovvero a tutto ciò che ruota attorno, o va oltre se vogliamo, alla semplice attività di affitto a breve termine.

Anche il flusso di arrivi ha visto una notevole crescita rispetto al 2016, di circa il 7%, il che fa del vacation rental uno dei settori in più rapida crescita nella grande famiglia del travel.

CHI SONO I TUOI OSPITI

Fino a qualche anno fa, era convinzione diffusa che la scelta di un appartamento, invece che un hotel, per trascorrere le proprie vacanze o come sistemazione all’interno di un viaggio di lavoro, fosse dettata da ragioni economiche. La casa o l’appartamento, infatti, non potendo contare su tutti i servizi o benefit offerti da un hotel, era vista come una soluzione più economica, soprattutto da parte di famiglie con bambini o gruppi.

Di fatto, questa tendenza ha subito una netta inversione e, di conseguenza, anche il target a cui i proprietari di case vacanze devono puntare, si è molto diversificato. Se un tempo la casa vacanze era la sistemazione preferita da famiglie o gruppi di amici, attualmente a queste due categorie si sono uniti i viaggiatori solitari, i nomadi digitali, i millennials, i viaggiatori per lavoro, le coppie che scelgono un destination wedding.

Come spesso ripetiamo, essere un perfetto anfitrione è essenziale ma non sufficiente, e questo perché gli ospiti e i viaggiatori sono sempre più alla ricerca di esperienze, non solo di un alloggio per pernottare. Sta prendendo sempre più piede, infatti, l’attitudine a “vivere come dei local”, per godere al massimo, appunto, dell’esperienza di viaggio.

Chi sceglie le case vacanze è solitamente alla ricerca di più privacy, flessibilità, libertà rispetto agli standard offerti da altri tipi di sistemazione.

Poter offrire un soggiorno degno di essere ricordato ha a che vedere non solo con le tue qualità di host (che pure dovrai affinare), ma anche con la capacità che avrai di promuovere il tuo territorio, le sue attrattive e particolarità, al di là di là della tua proprietà.

COSA FA LA DIFFERENZA

Fotografie di alta qualità

Noi non ci stanchiamo mai di ripeterlo ai nostri lettori e proprietari, e oggi troviamo conferma nelle parole di Scaletta, il quale, intervistato per TTG chiarisce che “prima di tutto occorre mostrare fotografie di qualità, perché, a differenza di quanto avviene per gli hotel, l’appartamento è unico e non ripetibile, ed è proprio la sua unicità a dover rispecchiare l’identità del suo proprietario”.

Va da sé che la costruzione di un’identità di marca che ti rispecchi passa per molti aspetti: la scelta di un nome e di un logo, lo stile del tuo sito web, l’interior design e i servizi della tua proprietà, la strategia di marketing che decidi di adottare.

Ma siamo onesti, al momento di cercare, scegliere e prenotare una sistemazione online, la prima cosa a cui i viaggiatori guardano sono proprio le immagini. Del resto viviamo in un’epoca in cui il social media attualmente più potente, Instagram, ha costruito il suo successo proprio sui contenuti visuali.

E allora ben vengano foto che esaltino i punti di forza della proprietà e dell’area circostante, dei servizi e qualsiasi altro tipo di “extra” tu intenda offrire. Foto di buona qualità, con attenzione alle luci, ai colori, magari perfezionate con un minimo di post produzione (se non avete confidenza con Photoshop o altri programmi di editing, sicuramente tra i vostri conoscenti c’è qualcuno che potrà darvi una mano!), aumenteranno la vostra credibilità e professionalità, generando fiducia in chi sta per prenotare.

Digitalizzazione e automatizzazione dei servizi

Come ricorda Danilo Beltrante, vivendo in un mondo sempre più digitale, automatizzare alcuni aspetti di questa attività è essenziale, “ma sempre mantenendo un adeguato livello di empatia con l’ospite”.

A questo proposito, gli ospiti vedono sempre più di buon occhio possibilità come il check-in automatico e servizi di digital concierge, ma soprattutto la possibilità di prenotare online pagando con carta di credito.

Posizionamento online

Dal momento che proprio le prenotazioni online sembrano essere la strada preferita dal 60% di chi effettua riserve di case vacanze, occorre essere ben posizionati con il proprio sito web così come in altre piattaforme come Airbnb, HomeAway, Booking.com o TripAdvisor.

Oltre alle foto e a descrizioni assolutamente veritiere, è bene seguire le regole base di un buon SEO al fine di essere trovati più facilmente nella rete e avere molta cura delle recensioni e della relazione post-soggiorno con i tuoi ospiti. Sono loro i primi ambasciatori della tua marca, pertanto è bene ottenere recensioni positive, ma ancor di più saper rispondere a quelle negative, perché anche questo è un segno di professionalità.

Ricorda che piattaforme come quelle sopra citate conferiscono dei veri e propri riconoscimenti alle strutture più virtuose, aiutandole così a posizionarsi fra i “preferiti dagli utenti” in cima alle liste di ricerca.

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